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Pignoramento e sequestro preventivo: le differenze

Pignoramento e sequestro preventivo: le differenze

Pignoramento è sinonimo di debiti. Scopri perché sono termini connessi

16/06/2023

Il pignoramento è un istituto giuridico di fondamentale importanza nel campo del diritto civile ed è spesso utilizzato come strumento per il recupero di crediti. Si tratta di una procedura legale che consente a un creditore di ottenere il pagamento coattivo di un debito attraverso la vendita forzata dei beni del debitore. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le caratteristiche del pignoramento, il suo funzionamento e le diverse tipologie esistenti.

Cosa si intende per pignoramento

Il pignoramento è un istituto giuridico disciplinato dal diritto civile. Consiste nell'attribuire al creditore il diritto di soddisfare il suo credito attraverso la vendita forzata dei beni del debitore. Questo significa che il creditore può richiedere l'esecuzione coattiva del suo credito e ottenere il pagamento attraverso la realizzazione dei beni del debitore. Il procedimento di pignoramento segue una serie di fasi ben definite. In genere, inizia con l'ottenimento di un titolo esecutivo da parte del creditore, come una sentenza giudiziaria o un atto notarile. Il creditore presenta quindi una richiesta al giudice competente per avviare la procedura di pignoramento.

Una volta ottenuta l'autorizzazione del giudice, viene notificato un atto di pignoramento al debitore, che informa la sua situazione e gli conferisce un termine per opporsi. Nel caso in cui il debitore non si opponga entro il termine stabilito o la sua opposizione sia respinta, il creditore può procedere alla vendita forzata dei beni pignorati. L'asta può essere organizzata da un ufficiale giudiziario o da un incaricato designato dal tribunale. I proventi della vendita sono utilizzati per soddisfare il credito del creditore, mentre l'eventuale eccedenza viene restituita al debitore.

Quali tipologie di pignoramento esistono

Esistono diverse tipologie di pignoramento, ognuna delle quali si applica a situazioni specifiche. Le principali sono le seguenti:

  • Pignoramento immobiliare: Questo tipo di pignoramento coinvolge la vendita forzata di immobili di proprietà del debitore. Può essere eseguito quando il debitore non adempie alle sue obbligazioni finanziarie, come il mancato pagamento di un mutuo ipotecario o di un prestito garantito da un'ipoteca.
  • Pignoramento mobiliare: Riguarda la vendita forzata di beni mobili (come autoveicoli, attrezzature, mobili, ecc.) di proprietà del debitore. È comunemente utilizzato per il recupero di crediti derivanti da contratti di finanziamento o leasing.
  • Pignoramento presso terzi: Questo tipo di pignoramento si verifica quando il creditore richiede il pagamento diretto del debito a una terza persona che detiene somme di denaro o beni appartenenti al debitore. Ad esempio, il creditore può richiedere il pignoramento del conto corrente bancario del debitore presso la banca.
  • Pignoramento dello stipendio: Questa forma di pignoramento consente al creditore di ottenere il pagamento del debito attraverso una trattenuta diretta dallo stipendio o dal reddito del debitore. Generalmente, è applicabile solo in determinate circostanze e secondo limiti previsti dalla legge.

Cos’è il pignoramento immobiliare

Il pignoramento immobiliare rappresenta un procedimento legale atto a consentire a un creditore di acquisire il diritto di vendere un immobile appartenente al debitore al fine di soddisfare un debito insoluto. Tale procedura è comunemente adottata quando il debitore si trova nell'incapacità di ripagare un prestito ipotecario, un mutuo o altre forme di debito garantite da un immobile.

Il processo di pignoramento immobiliare può variare a seconda del paese e può essere regolamentato da normative specifiche. Tuttavia, in linea generale, la procedura prevede diverse fasi. Inizialmente, il creditore deve avviare un'azione legale al fine di ottenere un decreto di pignoramento. Tale decreto costituisce un ordine emanato dal tribunale che autorizza il pignoramento dell'immobile.

Una volta ottenuto il decreto di pignoramento, il creditore può procedere con l'esecuzione forzata. Questo comporta la vendita dell'immobile attraverso un'asta pubblica o tramite un agente immobiliare specializzato nella vendita di beni pignorati. L'obiettivo è recuperare la somma di denaro necessaria per soddisfare il debito in sospeso.

È importante sottolineare che durante il processo di pignoramento immobiliare il debitore gode di specifici diritti legali. Ad esempio, potrebbe essere previsto un periodo di preavviso durante il quale il debitore può cercare di negoziare il debito o cercare alternative. In alcuni casi, il debitore potrebbe persino avere il diritto di riscattare l'immobile pignorato prima della vendita, pagando l'importo del debito e gli interessi maturati.

Cosa si intende per pignoramento mobiliare

Il pignoramento mobiliare, noto anche come pignoramento dei beni mobili, è una procedura legale attraverso la quale un creditore può ottenere il pagamento di un debito attraverso l'esecuzione forzata dei beni mobili del debitore. In altre parole, il creditore può prendere possesso dei beni mobili del debitore e venderli per soddisfare il credito non pagato.

In Italia, il pignoramento mobiliare è regolamentato dal Codice di Procedura Civile (CPC) agli articoli 492-503. La procedura può essere avviata dal creditore mediante l'istanza di pignoramento presentata al tribunale competente. Il tribunale emette un provvedimento di pignoramento che autorizza il creditore ad eseguire l'esecuzione forzata sui beni mobili del debitore.

Il pignoramento mobiliare può riguardare una vasta gamma di beni, come automobili, elettrodomestici, mobili, gioielli, strumenti musicali e altro ancora. Tuttavia, alcuni beni possono essere esclusi dalla procedura di pignoramento per garantire al debitore una base minima di sostentamento. Una volta che il provvedimento di pignoramento è stato emesso, il creditore può procedere all'esecuzione forzata dei beni mobili.

Ciò può avvenire attraverso la vendita dei beni in un'asta pubblica o tramite accordi diretti con il debitore. Il ricavato dalla vendita dei beni viene utilizzato per soddisfare il credito del creditore, compresi i costi legali associati al pignoramento. Ha un ordine di precedenza rispetto ad altre forme di esecuzione forzata, come il pignoramento immobiliare.  Ad ogni modo, il pignoramento mobiliare può essere soggetto a limiti e restrizioni specifiche. Ad esempio, alcuni beni possono essere esentati dal pignoramento, come quelli necessari per la vita quotidiana o per esercitare una professione.

Pignoramento presso terzi: come funziona

Il pignoramento presso terzi è una procedura giudiziaria che consente al creditore di soddisfare il proprio credito nei confronti del debitore mediante il sequestro di beni di quest'ultimo nelle mani di terzi. Inizialmente, il creditore deve ottenere un titolo esecutivo, ovvero una sentenza o un altro provvedimento giudiziario che attesti il suo diritto di credito nei confronti del debitore. Il titolo esecutivo può anche essere rappresentato da un atto notarile o da una scrittura privata autenticata.

Successivamente, il creditore richiede al giudice l'emissione di un provvedimento di pignoramento presso terzi. Il provvedimento contiene l'indicazione dei beni da pignorare e viene notificato al debitore e al terzo presso il quale si sospetta che siano presenti beni di proprietà del debitore. Il terzo notificato ha l'obbligo di dichiarare i beni del debitore di cui è in possesso e che possono essere pignorati. Tale dichiarazione deve essere fatta entro un determinato termine stabilito dal giudice.

Una volta ricevuta la dichiarazione del terzo, il creditore può procedere al sequestro dei beni pignorati. I beni sequestrati vengono posti sotto la custodia di un ufficiale giudiziario o di un custode nominato dal giudice.I beni pignorati possono essere venduti all'asta o assegnati al creditore per il soddisfacimento del suo credito. In caso di vendita, il ricavato viene utilizzato per estinguere il debito del debitore.

Pignoramento dello stipendio: quando avviene

Il pignoramento dello stipendio, anche noto come pignoramento della retribuzione o pignoramento dei salari, è un procedimento giuridico attraverso il quale viene stabilito il sequestro di una parte dello stipendio di un lavoratore al fine di soddisfare un credito o un debito nei confronti di un creditore. Questo processo viene generalmente avviato quando un lavoratore non è in grado di adempiere agli obblighi di pagamento verso un creditore, come ad esempio il rimborso di un prestito, una multa o un debito fiscale. Il creditore quindi può intraprendere azioni legali per ottenere un ordine di pignoramento dello stipendio dal tribunale.

Il pignoramento dello stipendio viene effettuato tramite un'ordinanza di pignoramento emessa dal tribunale, che indica l'importo o la percentuale dello stipendio che deve essere trattenuto dal datore di lavoro del lavoratore e versato direttamente al creditore. Il datore di lavoro diventa quindi l'esecutore del pignoramento e ha l'obbligo legale di trattenere la somma specificata dallo stipendio del lavoratore e di effettuare i pagamenti al creditore fino a quando il debito non è stato completamente soddisfatto o fino a quando non viene revocato l'ordine di pignoramento.

(fonte immagine: Freepik.com)

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